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ERROL DUNKLEY

Errol Dunkley è un cantante reggae giamaicano, nato a Kingston il 6 febbraio 1951. La carriera discografica di Dunkley iniziò nel 1965, quando aveva quattordici anni, con “Gypsy”, un duetto con Roy Shirley per l’etichetta Gaydisc di Lindel Pottinger, “My Queen” insieme con Junior English per Prince Buster e “Love Me Forever” per l’etichetta Rio. Tra il 1967 e il 1968 ha registrato diversi singoli per Joe Gibbs tra cui “Please Stop Your Lying” nel 1967 e “Love Brother” nel 1968, prima di passare allo Studio One di Coxsone Dodd nel 1969.
Per il produttore emergente Joe Gibbs ha inciso il brano di successo “You’re Gonna Need Me”, seguito da “The Scorcher” e “I’m Going Home”. Il suo più grande successo, tuttavia, è stato il lamentoso “Stop Your Lying”, anch’esso prodotto da Joe Gibbs. Produttori come Bunny Lee, Coxsone Dodd e Rupie Edwards si sono messi in fila per le sessioni con il cantante. Successivamente ha registrato la “big hit” con il singolo “Movie Star”.
All’inizio degli anni ’70, insieme a Gregory Isaacs, formò l’etichetta discografica dell’African Museum in Chacery Lane, proprio affianco a Winston Riley e la sua label Techniques, sebbene Isaacs prese presto il controllo esclusivo dell’etichetta, Dunkley formò una nuova etichetta, la Silver Ring. Nel 1972 ha collaborato con il produttore Jimmy Radway per due dei suoi singoli più popolari, “Keep The Pressure On” e “Black Cinderella”. Nello stesso anno è stato pubblicato l’album di debutto di Dunkley, prodotto da Sonia Eloise Pottinger, “Darling Ooh!” o un altro titolo come “Presenting Errol Dunkley”, che includeva la traccia “A Little Way Different”.
Nel 1974 Errol registrò un altro album “Sit & Down Cry Over You” prodotto da Sid Bucknor e il successivo arrivò solo nel 1979 dal titolo “Profile Of Errol Dunkley” o “O.K. Fred” prodotto da lui stesso, ma il miglior album della sua carriera arrivò nel 1980 quando registrò “Militant Man”, un incredibile stile militante degli amanti del roots puro, prodotto da lui stesso con Eric Scott alias Lord Koos.
Dunkley continuò a registrare per tutti gli anni ’70 e verso la fine del decennio la sua popolarità nel Regno Unito crebbe, risultando nel 1979 con “OK Fred”, una cover di una canzone scritta da John Holt, che raggiunse il successo della UK Singles Charts posizionandosi al numero 11.
Su richiesta del proprietario del sound system di Count Shelly, si trasferì nel Regno Unito nel 1973. Lì divenne rapidamente un nome familiare registrando brani come “A Little Way Different” per diversi produttori. Nel 1979 ha avuto un enorme successo incrociato con la sua rielaborazione della canzone dello Studio One di John Holt “O.K. Fred”. La sua interpretazione dei The Stylistics “Betcha By Golly Wow” si è dimostrata così popolare che è stata successivamente concessa in licenza alla CSA Records in vista dell’eventuale successo. Sebbene la sua produzione non sia stata prolifica, è una figura fondamentale e rispettata nella scena reggae britannica e londinese.
Ora arriviamo nel 1982, quando registrò un nuovo album “Special Request” da solo, ma ci sono altre due versioni dello stesso album come “Bye Bye Baby (C’est La Vie)” con altre due canzoni come “Bye Bye Baby (C’est La Vie)” e “Don’t Make Me Over”; l’altra versione si chiama “Nostalgia” stampata in Usa, quindi fate attenzione quando comprate i suoi album, rischierete di comprane 3 uguali.
Due anni dopo, nel 1984, Errol registrò un’altra autoproduzione come “In A Different, Different Style”, con brani registrati a Londra e un altro album “Aquarius” nel 1990 con i migliori musicisti giamaicani in studio per una grande produzione.
Nel 1996 esce un nuovo album in Svizzera intitolato “Slam Dunks” e nel 1997 in Inghilterra Errol registra “Errol Again”.
Nel 2003, un anno prima della morte di Clement Coxsone Dodd, Errol ha registrato un album “Love Is Amazing”. Aveva già lavorato con Dodd, ma all’epoca il produttore non gli ha dato alcuna possibilità, solo dopo quasi 40 anni ha ricordato la sua splendida voce e il suo talento naturale.
Nel 2004, è stato l’ultimo album registrato da un grande grande produttore-duo come David Sinclair alias Tapper Zukie insieme a Bunny Lee, hanno creato una grande produzione intitolata “Selective Songs” prima di arrivare in questo tragico anno 2020, quando Errol ha pubblicato un marchio nuovo album chiamato “Storybook Revisited” dall’etichetta britannica Burning Sounds e prodotto da Delroy Williams.
Questo leggendario cantante si conferma ancora come una grande star consolidando la sua rielaborazione delle sue migliori canzoni.
L’album è stato registrato nel 2019 nel Regno Unito ed è una piacevole sorpresa. Vocalmente Errol non ha perso molto del suo potere e del suo timbro seducente a causa della sua voce. Quello che sicuramente aiuta è l’eccellente accompagnamento dal vivo completo di una gustosa sezione di fiati.
La sua canzone d’autore, O.K. Fred, apre questo album, questo ha raggiunto il numero 11 nelle classifiche nazionali del Regno Unito nel 1979. “Movie Star”, un aggiornamento di “Don’t Know Why” di Delroy Wilson, è presentato in un arrangiamento superbo e quasi uguale alla canzone originale del 1972 di Errol. Allo stesso livello è il suo adattamento contemporaneo del suo classico del 1972 registrato allo Studio One come “Black Cinderella” e il perfetto rifacimento di “Keep The Pressure Down”.
I suoi primi successi rocksteady come “Please Stop Your Lying” e “You’re Gonna Need Me” sono stati riportati in vita in una versione uptempo, che non raggiunge il livello delle canzoni originali. Nel lato B del disco, c’è la versione aggiornata del successo rocksteady “Where Must I Go” che rimane abbastanza vicino al suono originale. La cover dei Beatles “You’ll Never Know” è stata una perfetta rivisitazione prodotta da Sonia Eloise Pottinger. Questa versione recente va bene, ma non della stessa intensità dell’originale di Errol del 1972. Ottimo anche il rifacimento della canzone degli Stylistics “Betcha By Golly Wow” e, ad essere onesti, è la mia canzone preferita di Errol.

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