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99 POSSE- 30 ANNI DI CONTROVENTO- RECENSIONE EVENTO- ESCLUSIVA

Le prime file delle gradinate dell’Arena Flegrea sono prese d’assalto dai giovani accorsi molto tempo prima per sceglie i posti migliori. Gli altri quelli più lontani, occupati dalla vecchia guardia che arriva con più calma.
Generazioni che si incontrano, vibrano e danzano all’unisono riempiendo fino al sold out la location perfetta per ospitare lo show per i 30 anni di attività dei 99 Posse.
Sono passati 3 decenni di lotta, 30 di continuità, 30 di anni di controvento…., hanno tentato più volte di fermarli ma non ci sono mai riusciti, nessuno li abbatte e li può fermare.
Il Riferimento è ai testi delle canzoni, che fanno la differenza. Questa è la specialità della casa, la band napoletano ha sempre remato “contro vento”, contro il potere e contro le ingiustizie, una ricetta infallibile che tocca tutti i cuori liberi e di tutte le età
Di generazione in generazione ha trasmesso la sua musica ed il suo messaggio contro “Babylon” il sistema, in uno show indimenticabile.
LO SHOW E GLI OSPITI
Con un passo felpato lentamente arriva la prima sorpresa sul palco. La sua sagoma lentamente si riconosce nel buio mentre avanza, è Lello Arena subito si alzano cori per lui.
Il comico storico napoletano dice: “Non potevo mancare all’Arena flegrea perché è come essere a casa mia …. mi chiamo Lello Arena” e dal via all’ingresso del concerto dei 99 Posse & friends.
Ossatura dello show è composta dai due brani della band, nel successivo entra un ospite illustre come Franco Ricciardi, Mama Marjas, Speaker Cenzou, Francesco di Bella, Valerio Iovine.
Sembra di stare in Giamaica o nel disco pubblicato con tutti i remix per un altro anniversario. La differenza la fa la potenza delle esibizioni degli ospiti e per la voce costante e forte di Zulu che non fa calare mai l’attenzione.
Greta Zuccoli dà un tocco di eleganza con la sua esibizione. Bravi anche Andrea Tartaglia e Penelope.
La chiusura è di fuoco, capitanata da Mc Mariotto in formissima con Piervito Grisù, Peppoh e tutti sul palco per chiudere con “Curre curre guaglió” .
E’ questo l’evento di cui c’era bisogno in questa estate napoletana con rare e sporadiche serate reggae, dopo questo momento di incontro e di unità, da la forza c’è un motivo in più per ricominciare a promuovere Reggae ovunque!
Inostri video, non di buona qualità per la distanza obbligata dal Palco, unico difetto dell’Arena Flegrea.
REGGAE REVOLUTION FAMILY

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