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È MORTO GULLY BOP E LA SUA INCREDIBILE STORIA DA SENZATETTO ALLO STING

Con molta tristezza annunciamo la morte di un fenomeno. Pochi in Italia ricorderanno il suo nome, molti di più la sua incredibile storia.
Da senza fissa dimora, al palco dancehall più importante al mondo quello dello Sting in un’ascesa così veloce che è durata solo alcuni mesi e che non ha eguali nel mondo della musica.
Tutto grazie ad un video che siamo riusciti a recuperare datato Novembre 2014
Si sa in giamaica cantano tutti, ma la sua straordinaria performance è andata così virale sui social che tutti e non solo in Giamaica conoscevano Gully Bop e canticchiavano la sua canzone ironica, sarcastica e divertente.
Dalle stalle alle stelle, un fenomeno mediatico unico nel suo genere tanto che i patrons di allora dello Sting lo vollero assolutamente sul palco.
Il suo debutto fu incredibile, la sua fulminea ascesa alla celebrità lo portò a diventare l’atto conclusivo di Sting nel dicembre 2014 al culmine della sua breve carriera.
Tanto veloce la popolarità, quanto veloce fu la sua discesa . Gully Bop trovò moglie, si lasciò cantò qualche altra tune senza successo senza mai raggiungere il livello di “Everybody Want a Wuk Offa Mi” e rimase nuovamente senza casa.
La sua manager Shauna Chin sosteneva gli fosse stato fatto l’Obeah ( magia nera) per l’invidia alla sua popolarità.
Ad agosto è stato lanciato un appello dalla filantropa dei social media, Donna Gowe, conosciuta come Zia Donna, affinché le persone lo aiutassero in un momento difficile visto che era gravemente malato.
All’età di 59 anni ci ha lasciato Gully Bop, vero nome Robert Lee Malcolm, soffriva di una malattia renale e negli ultimi mesi era stato ricoverato in ospedale dove era in curato.
La ricaduta non gli ha dato scampo.
