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I RASTA RIMPATRIATI IN ETIOPIA AVRANNO FINALMENTE UN DOCUMENTO

Sono definiti Apolidi, tutti i rastafarians che vivono in Etiopia senza alcun passaporto o altro documento ormi anche da tre generazioni.
Se ne trovano in migliaia nella terra spirituale del rimpatrio ed in tutti questi decenni, sono stati un caso per la nazione africana che non ha mai fatto nulla per riconoscerli.
Eppure furono invitati da Haile Selassie in persona che regalò loro una terra, una delle più fertili dal nome Shashsmane, dopo che negli anni trenta una delegazioni di Rastafariani venne in aiuto in guerra..
Ben voluti e rispettati da tuti gli etiopi per il loro amore per la terra ed unici nel promuovere i colori verde-giallo-rosso in tutto il mondo, fin ora senza documento non potevano partecipare ufficialmente alla vita della nazione o trovare un semplice lavoro per mancanza di identificazione.
Così potenzialmente impotenti, sono riusciti a conquistare uno spazio importante nella società locale ed in realtà si sono integrati più che mai,
Dagli anni 30 siamo nel 2017 quando arriva finalmente un ottima notizia :
L’Etiopia emetterà carte d’identità nazionali per quasi 1.000 Rastafariani che a lungo sono stati visti come apolidi nella nazione dell’Africa orientale, il governo ha annunciato il provvedimento giovedì.
La decisione fa si che potranno entrare senza visti e vivere senza permessi di soggiorno. La decisione riguarda anche gli ebrei etiopi ed i cittadini stranieri che hanno contribuito positivamente al paese.
“Da subito saranno in grado di entrare e lasciare facilmente il paese”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Meles Alem all’Associated Press.
“Nel caso dei Rastafarians, abbiamo tre generazioni di persone che si trovano qui e si sono uniti bene con i nostri cittadini, ma purtroppo non erano più né caraibici, né etiopi, perciò erano in qualche modo apolidi.
Circa mille Rastafarians vivono in Etiopia, specialmente nella capitale, Addis Abeba, una città meridionale chiamata Shashamane. L’ultimo imperatore dell’Etiopia, Haile Selassie, ha concesso la terra per l’insediamento di Shashamane per i rasta che hanno aiutato a combattere le forze fasciste italiane negli anni Trenta.
Fonte: https://www.nytimes.com/

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