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ESORDIO DI FRANCESCO RIOTTA CON PROGETTO LOCALE – IL SUD DEL MONDO IN UN ALBUM

Un dialogo tra Reggae, Rosa Balistreri, West Africa e Sud Europa.
Circa un mese fa è uscito il primo album di Francesco Riotta dal titolo “Progetto locale”, si tratta di un lavoro che cerca di evidenziare come la Sicilia abbia un ruolo centrale nel dialogo tra l’Africa e l’Europa. Questo lavoro infatti contempera le atmosfere musicali del west e del south Africa, della tradizione musicale siciliana legata alla figura di Rosa Balistreri, del reggae e dello ska. Forme musicali accomunate dalla posizione geografica, ovvero il profondo sud, e dal disagio economico che produce oppressione ma anche determinazione e creatività.
L’album è anche un dialogo con il libro “Il progetto locale. Verso la coscienza di luogo” del docente universitario Alberto Magnaghi.
Francesco, sulla base delle idee del professore, cerca di portare l’attenzione sulle questioni ambientali, socioculturali ed economiche. E non è finita qui perché abbiamo a che fare anche con un diario di bordo, e si, perché l’autore ha cercato di valorizzare le identità musicali dei luoghi in cui ha vissuto creando un suono che attraversa chilometri di musica meticcia: un melting pot di 17 tracce, 12 città, 11 nazioni, 22 musicisti, 11 studi di registrazione e 10 lingue diverse.
Una delle canzoni che più rappresentano questo interessante connubio di identità è sicuramente “Mi votu e mi rivotu /Diarabi”, realizzata all’Echomuseé del quartiere africano Goutte d’Or di Parigi, grazie all’incontro avvenuto nel 2017 tra Francesco, il griot senegalese Ameth Sissokho (voce e kalimba) e il maliano Djigui Tounkara Sirafa che suona il Ngoni. La traccia unisce in maniera seria e intelligente la canzone tradizionale siciliana “Mi votu e mi rivotu” di Rosa Balistreri con la canzone tradizionale del west Africa “Diarabì”:
Un altro brano molto interessante è sicuramente la “La macchina della paura” scritta con il rapper Shape Mc, l’unico all’interno dell’ album che viene da un territorio economicamente molto sviluppato. In questa traccia si fondono il reggae siciliano e il rap svizzero per un canto di denuncia che mette alla luce la stupidità della xenofobia dilagante.
Nel dialetto di Lucerna, Shape dice “Nel ’91 è stato buttato giù il muro di Berlino ma oggi stanno costruendo delle mura ancora più alte, quella della xenofobia” e continua Francesco nell’utlima strofa “La nostra cultura contro le vostre mura, la vostra paura contro la nostra cultura”.
In progetto locale ci sono molti altri ospiti come per esempio Mamadù Touré (Costa d’Avorio) in “Se il sole”; Romi Anauel, ex cantante e ballerina del gruppo Terrakota (Portogallo) in “Primavera, primavera”; Molestando a los vecinos (Spagna) in “Cancion necesaria”; Sista Tita (Famiglia del sud), sorella di Francesco, in “Per mamma e papà”. Possiamo dire che si tratta di un vero e proprio viaggio musicale che sembra non fermarsi mai e che alla fine ci regala la sensazione di aver ricevuto un grandissimo abbraccio di umanità.
L’album si può ascoltare su Spotify, You Tube ed è acquistabile nei principali digital store.
FRANCESCO RIOTTA – PROGETTO LOCALE

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