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E’ MORTO JAWARA: FIGLIO DI PETER TOSH

Ricostruiamo il caso per darvi tutti i particolari sulla triste vicenda che in questi giorni ha raggiunto l’angosciato epilogo con la morte di uno dei figli di Peter Tosh.
Jawara McIntosh fù fermato nel New Jersey, il 15 giugno 2013 con 65 libbre di marijuana nell’auto. Dopo aver trascorso più di sei mesi nella prigione della contea, si dichiarò colpevole, visto il breve tempo da trascorrere in carcere era solo di un anno, questo nell’agosto 2016.
Dopo aver trascorso più di sei mesi nella prigione della contea, era stato rilasciato con una cauzione di 200.000 $, a quel punto gli rimanevano solo sei mesi e rientrò nel carcere di Bergen nel gennaio 2017 per concludere la sua condanna.
LA CAUSA DELLA MORTE
Doveva tener duro solo per 6 mesi ed invece nella prigione il 21 febbraio 2017, McIntosh, figlio del leggendario Peter Tosh, fù aggredito con violenza e subì un trauma cranico causato da Kyrie Charon Baum, un compagno di prigionia nel carcere della contea di Bergen a Hackensack, nel New Jersey.
Allora aveva 37 anni e come anticipato stava scontando gli ultimi sei mesi per una pena di un anno per possesso di marijuana.
La famiglia McIntosh intanto aveva intentato una causa contro il carcere della contea di Bergen per non aver protetto Jawara e chiese il rapporto completo, incluso l’eventuale prova video e audio, di ciò che è accaduto a febbraio.
Ad oggi la famiglia ha ricevuto solo una breve relazione insignificante. Allora Niambe aprì una petizione su Change.org per spronare un’indagine più dettagliata da parte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sull’incidente e chiedere giustizia.
Leggi Petizione https://petertosh.com/justice-for-jawara/?fbclid=IwAR0eE13WTgPdF2wIHrEDCqUrM5t6Qxxve6z6u2r15kprfZXKPW1A8W75nxI
Dal coma purtroppo non è mai uscito e ieri apprendiamo sui social che Jawara, dopo tre anni di lotta per sopravvivere non c’è l’ha fatta.
Condoglianze alla famiglia

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