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Reportage Esclusivi

BOB MARLEY BIRTHDAY #75 – CRONACA E FOTO REPORTAGE DALLA JAMAICA

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Facciamo di tutto per non farvi perdere i momenti più importanti anche oltre oceano. Per le celebrazioni di Bob Marley a Kingston in occassione del 75° Anniversario, c’è un nostro inviato speciale. E’ il nostro fratello Mickey Souljah, che raggiunta a fatica la location ci racconta come sono andati i festeggiamenti al Museo di Hope Road.

RECENSIONE

E’ il 6 Febbraio, sono circa le ore 10 del mattino, quando parto alla volta Kingston. Dopo alcune ore di viaggio da Negril arrivo nella calda e trafficata atmosfera caratteristica della citta.
Sosta quasi d’obbligo è a Trench Town dove passo un paio d’ore alla Culture Yard in compagnia di alcuni bredren a fumare qualche spliff.

ALLA CACCIA DEL BIGLIETTO

Il programma e’ quello di andare a passare la serata al 56 di Hope Road, indirizzo ben noto ai fans più sfegatati di Marley. Il problema è che l’entrata dopo le 15 non è più gratuito.
Voi dite e allora? Dove’ il problema? Vai, paghi ed entri.
No, troppo facile. Sono stati emessi soli 3000 biglietti che vengono distribuiti non si sa dove ed in realtà non sono neanche a pagamento ma gratis. La difficoltà è trovarli, alcuni dicono di farsi un giro nei in vari negozi in citta.
Sono ormai le 17 circa e dopo aver smaltito i vari chalice con i bredren decido, se pur con un paio di ore di anticipo rispetto al programma iniziale, di andare ad Hope Road, prima però devo trovare un modo per procurarmi questo fantomatico biglietto.
Parto in auto da Trench Town e dopo circa 20 minuti mi trovo su Hope Road. E’ stato usato come parcheggio il dopolavoro della polizia che può contenere molte macchine all’interno del campo.
Da li una navetta percorre i circa 200 Mt che ci vogliono per arrivare al museo. Arrivo li e già sapevo che l’unico modo per entrare sarebbe stato quello di cercare qualcuno della security.
Mi posiziono davanti l’entrata ben protetta con delle transenne ed alcuni membri della security che permettevano il passaggio rigorosamente a persone munite di braccialetto al polso. Dopo qualche minuto di osservazione colgo in fragranza di reato uno della security con un altro turista, non avevo dubbi fosse la persona giusta.
Mi avvicino e lui subito mi dice in patois: “Ticket yuh deh a look fah?” Ed io: Yaman! Quindi comincia la contrattazione fino a trovare un accordo.
Dopo qualche minuto di attesa, torna con un braccialetto ed eccomi finalmente dentro al museo.
 

ALL’INTERNO DEL MUSEO DI MARLEY

Tanta gente. La band che suona, il sound che spacca. Non è la prima volta che vado ad Hope Road, anzi ci sono stato molte volte, ma questa volta è speciale. Si festeggia il 75esimo compleanno di Bob. La sensazione nell’aria è di pura magia.
Dopo aver mangiato qualcosa, nell’area dietro la casa dove c’è il teatro con lo shop, dove è stata allestita con tutta una serie di negozietti e ristorantini dove poter mangiare rigorosamente ital, quindi decido di fare un giro.
Incontro tanti artisti che non erano in scaletta ma solo puri visitatori, vedo Capleton, Jah9, Mutabaruka e tanti altri.
Scambio due parole con il mitico Bongo Herman e con Sledger sempre presenti al museo con il suo negozietto di dischi, il mitico cugino di Bob da Nine Miles compagno di avventura dei Wailers nelle loro scorribande dei primi anni 70.
 

LO SHOW BOB MARLEY #75

Mi avvio verso il palco vista l’ora cominciavano gli show più interessanti. Droop Lion, Mortimer, la regina del Reggae Marcia Griffith seguita da Nadine Sutherland.
Le due ladies del Reggae intervistate hanno rievocato aneddoti riguardanti le loro esperienze con Bob. Miss Sutherland sottolinea la sua emozione a partecipare all’evento e ricorda la sua prima volta che arrivo ad Hope Road ben 40 anni fa nel 1980 quando Bob la invito nel suo studio Tuff Gong a registrare alcuni singoli.
Miss Sutherland dice che buona parte dei successi della sua carriera, almeno all’inizio, è stato per merito di Bob che la produsse credendo nelle sue capacità.
Marcia Griffith esordisce dicendo che non basterebbe tutta la notte per raccontare aneddoti di vita professionale passata con Bob. Sottolinea comunque una cosa. Che lei quando iniziò a cantare. ormai circa 50 anni fa, lo faceva cosi, tanto per divertirsi. Solo dopo aver lavorato con Marley ha capito quanto la musica potesse essere importante tanto da cambiare la vita delle persone e di quanto rigore ed attenzione Bob metteva nella sua musica.
In un palchetto rialzato direi una sorta di V.I.P. di fianco alla postazione tecnica di audio e luci si notava anche un pò di movimento. In effetti era presente Rita Marley. Problemi di salute abbastanza visibili la costringono in carrozzella ormai da qualche anno.
Si arriva ormai verso la fine della serata prevista per la mezzanotte ed infatti  arrivano i fratelli Marley,  presenti Damian, Ky-many, Julian e Rohan salgono sul palco cantando alternandosi canzoni di Bob più alcune delle loro ultime hits.
Dopo il taglio simbolico della torta ed i ringraziamenti finali si spengono i riflettori di questo 6 Febbraio 2020. 
Io ritorno a Trench Town dove avrei anche alloggiato per la notte ma prima è d’obbligo una sosta sulla 1a strada dove Stone Love infiammava la massive con i soliti big dubs.
Al prossimo anno da Mickey Souljah

 

GUARDA LE FOTO ESCLUSIVE DEL BOB MARLEY BIRTHDAY #75 A KINGSTON

 

 

 

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